Secondo le stime dell’Agenzia Internazionale per la Ricerca sul Cancro, tra il 2020 e il 2040 il numero assoluto di nuove diagnosi oncologiche aumenterà, soprattutto per i tumori più frequenti. In Italia, secondo il rapporto I numeri del cancro in Italia 2022 dell’AIRTUM, si stimano 390.700 nuovi casi di tumore (esclusi i tumori della cute diversi dal melanoma) nel 2022. Circa il 40% di questi può essere prevenuto adottando uno stile di vita corretto e diagnosticato precocemente, prima cioè che si manifesti clinicamente.
Per garantire equità nell’accesso alla diagnosi precoce, il Servizio Sanitario Nazionale ha istituito tre programmi di screening: due rivolti tipicamente alle donne (tumore della mammella e della cervice uterina) e uno rivolto a uomini e donne (tumore del colon-retto), malattia che rappresenta la seconda neoplasia più frequente nelle donne e la terza negli uomini.
Questi programmi, se eseguiti correttamente, consentono di modificare la storia naturale dei tumori della mammella, della cervice uterina e del colon-retto, riducendo il rischio di ammalarsi e aumentando le possibilità di diagnosi precoce, con interventi meno invasivi e più efficaci. Lo screening, infatti, permette di individuare i tumori in fase iniziale o addirittura prima della loro manifestazione clinica, offrendo maggiori possibilità di guarigione.
Gli interventi sono rivolti alle persone a rischio generico per queste patologie, appartenenti a specifiche fasce di età:
I programmi seguono protocolli standardizzati a livello nazionale e prevedono:
Per eliminare il tumore della cervice uterina, è fondamentale potenziare la sinergia tra prevenzione primaria e secondaria, aumentando la copertura vaccinale anti-HPV in adolescenti di entrambi i sessi.
L’esame consiste in una mammografia: le mammelle vengono posizionate una per volta su un piano e leggermente compresse per ottenere radiografie orizzontali e verticali. L’esame di solito non è doloroso e le radiazioni sono minime, quindi sicure. Se la mammografia risulta sospetta o positiva, la persona viene contattata per approfondimenti, che possono includere:
I test principali sono il Pap-test e l’HPV-DNA test:
L’HPV (Papillomavirus umano) è molto diffuso: la maggior parte della popolazione entra in contatto almeno una volta nella vita. Nelle ragazze giovani l’infezione spesso si risolve spontaneamente, ma in alcuni casi può provocare lesioni cervicali, rilevabili tramite screening. Se il test è positivo, la persona viene richiamata per colposcopia (secondo livello) per eventuale trattamento delle lesioni.
I test utilizzati sono:
Il test del sangue occulto individua tracce di sangue invisibili a occhio nudo e si esegue a casa, senza necessità di restrizioni dietetiche. In alcune Regioni può essere ritirato anche in farmacia, migliorando l’accessibilità.
Se il test risulta positivo, la persona viene richiamata per visita pre-endoscopica e colonscopia (RSCS), con eventuale rimozione e analisi dei polipi riscontrati.